martedì 28 settembre 2010

"Ecco come la scuola italiana tratta i disabili". La storia vera della mia amica M.

M. è una mia amica. Ogni tanto mi manda una mail e mi lascia senza parole. M. è madre di un ragazzo disabile. Questa è la sua ultima mail. Non ho la capacità di raccontarvi le emozioni che suscitano in me le sue parole, per questo ve le ripropongo quasi integralmente. Un solo commento: è difficile per noi giornalisti raccontare storie come questa. Anche a noi capita di essere travolti dal dolore e dalla sofferenza degli altri e allora per pigrizia o per paura ci mettiamo una maschera di cinismo e appiattiamo tutto. M. ha una forza straordinaria. Quando leggo le sue mail mi vergogno della mia inadeguatezza davanti ai piccoli problemi della quotidianità.

Sul fronte scuola  è un casino gigante... A mio figlio anche quest'anno hanno tagliato il sostegno e gli hanno dato nove ore, nonostante a tutti i disabili che hanno vinto il ricorso l'anno scorso il sostegno sia stato pieno.
A mio figlio hanno assegnato un docente di sostegno con due cattedre, perciò con mio figlo starà solo 6 ORE A SETTIMANA.
La coordinatrice del sostegno è una GENTISSIMA STRONZA. Tu pensa che dal primo settembre l'ho chiamata per sapere del sostegno e NON SAPEVA MAI NIENTE sino al primo giorno di scuola. L'ho inseguita negli anditi per sentire una stronzata colossale: "Suo figlio ha 27 ore... la classe ha 27 ore...". Ma voglio sapere di mia figlia e lei ostinatamente insisteva: "Sua figlia ha 27 ore". A fare due più due ci ho messo due secondi vedendo l'altro compagno in sedia a rotelle... perciò IO HO DEDOTTO che lui ha diciotto ore e mio figlio nove.
Ho fatto richiesta alla scuola in base alla 241/91 di tutti gli atti che riguardano il sostegno a mio figlio per fare un ricorso al Tar.
Ho inviato fax alla scuola per sapere quante ore ha mio figlio di sostegno. Lo voglio sapere perchè è un mio diritto!!
La dirigente si nega sempre sia al telefono che di persona.
E' guerra. Ma se pensano che io desista si sbagliano.
Che stress!!!
Mi sono sfogata
Grazie
M.


M. partecipa anche ad un blog, questo è l'indirizzo:
http://genitoritosti.blogspot.com/

6 commenti:

  1. Purtroppo la tua amica non è un caso unico. Ho il brutto presentimento che, a furia di tornare indietro, si cercherà di ripristinare le classi differenziali nelle quali venivano ghettizzati i bambini meno fortunati.

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  2. L'ingiustizia è sempre in agguato, alimentata da pigrizia, ignoranza, egoismo e superficialità. L'ingiustizia è sconfitta solo da chi non si arrende e da chi si sforza di guardare oltre il proprio orticello senza pensare che le cose non possono cambiare. Mai arrendersi. L'insegnamento di papà e mamme come M. è mai arrendersi. Usare il blog per amplificare queste voci è cosa buona e giusta. Grazie a Vito.

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  3. mia moglie è insegnante di sostegno...conosco molto bene queste cose...purtroppo le scuole hanno troppo spesso le mani legate (alle volte anche bucate) da bilanci, rendiconti, fatturazioni. Non c'è spazio per chi è un 'costo' in questa società, e i disabili sono un costo insostenibile in questo mondo di 'm..'. il concetto di integrazione nella classe di un disabile è arabo, persino gli insegnanti (laurati e spessissimo specializzati nella didattica alle diverse disabilità) sono considerati 'insegnanti di serie b' dai loro stessi colleghi e spesso anche da quei genitori che non accettano l'idea di un figlio 'problematico'.
    Il concetto di fondo è sempre quello di prendere il disabile e portarlo fuori dalla classe, così non disturba lui e non disturba il colelga insegnante di sostegno.

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  4. Chi ha mai avuto a che fare con esperienze del genere sa che i più elementari diritti devono essere strappati con i denti dai familiari dei ragazzi disabili o dai disabili stessi, se nelle condizioni di farlo. Solidarietà sempre e grande rispetto per tanta inesauribile forza di volontà.

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  5. Solo poche parole, per timore di cadere nella banalità e anche per lo sconforto che mi assale quando sento e leggo queste storie di ordinaria inciviltà. Spero solo che M. non desista!

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  6. saluti a Vito Biolchini e auguri per il blog nuovo di zecca!
    Purtroppo la storia di M. è la prassi in tutt'Italia, ma noi genitori cerchiamo di batterci perchè le cose cambino.
    Vi segnalo la nostra lettera che stiamo diffondendo in questi giorni proprio in merito a questa (sub)cultura dell'allontanare il "diverso" dalla società, il grave è che l'attore principale della vicendaè un assessore all'Istruzione/Cultura di un comune piemontese....
    http://speculummaius.wordpress.com/2010/09/29/caso-pellegrino-il-contributo-dei-genitori-tosti/

    noi al momento ne abiamo trattato qui:
    http://genitoritosti.blogspot.com/2010/09/lidiota-del-giorno.html

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